L’OSPEDALE DEI POVERI DELLA SS TRINITA’
Venerdi 22
dicembre2001 alle ore 21, avrà luogo nella chiesa della SS Trinità (Rossa) il
CONCERTO DI NATALE offerto dall’Istituto
Musicale “Vivaldi”alla città di Busca per l’inaugurazione del restauro dell’intera facciata della Confraternita. I lavori, iniziati
nell’estate del 1999, infatti sono finalmente terminati.
In occasione
della festa della Madonnina, il 5 agosto scorso, un concerto e il Convegno inauguravano la parte
centrale - la facciata della chiesa - conclusa nello scorso luglio. I lavori
sono quindi proseguiti sulla parete del santuario della Madonnina, con il
restauro delle lapidi dei caduti. In questi mesi autunnali è stato completato
il recupero del complesso dalla parte sinistra relativa all’antico Ospedale. L’intera struttura è stata riportata a quella
bellezza che valorizza la piazza e la
città, che generosamente ha collaborato.
L’OSPEDALE dei poveri
e la vicenda della Madonnina, come abbiamo già avuto modo di vedere, hanno una
storia molto bella che attraversa quella
della città sin dalle origini e si sviluppa
all’inizio del ‘600. Don Francesco Fino nelle
sue opere sulla storia di Busca ne parla ampiamente, presentando i documenti relativi alla erezione dell’Istituzione.
L’aggregazione del
1592 all’Arciconfraternita della SS
Trinità di Roma e la nuova approvazione del 1683 comportava, per l’esistenza della Confraternita stessa, la creazione di un’opera caritativa.
In un primo
tempo si optò per
l’accoglienza e l’ospitalità dei numerosi pellegrini provenienti da tutta
Europa di passaggio a Busca sul cammino verso Roma, Loreto, Santiago di Compostela. Per una
quindicina d’anni la confraternita svolse quest’opera
di carità nel locale adiacente alla chiesa e costruito nel 1655 insieme alla casa del cappellano.
Finalmente nel 1698
la Confraternita ebbe l’autorizzazione canonica
per l’erezione dell’
“Ospedale per i poveri infermi” , opera allora inesistente, dal momento
che i tentativi di generosi
privati, non avevano avuto successo.
Nonostante
l’autorizzazione a procedere, l’istituzione ebbe compimento solo nel 1702 a
causa delle iniziali opposizioni del
Comune e di altre parti interessate. La Confraternita,
allora, fece innalzare a sue spese un edificio presso la chiesa, sopra le
restanti rovine del castello, dove si
trovava la piccola casa di sua proprietà
visibile nel disegno del Theatrum Sabaudiae. I lavori per la costruzione dell’ospedale - che venne ad assumere la struttura dell’attuale
edificio - dovettero procedere abbastanza alacremente, facilitati dalla presenza delle mura e del
materiale di recupero del vecchio castello.
Per il sostegno
economico dell’opera, il Comune
assegnava all’Ospedale le rendite della Confratria di
S Antonino (l’attuale Teatro Vecchio ) soppressa a causa delle difficoltà di
gestione.
Nel 1723 gli atti
della Visita Pastorale presentano
l’attività del nuovo ospedale; vi sono descritti con precisione i locali e gli
arredi e la conduzione della nuova istituzione.
La Confraternita della SS Trinità, che
inglobava anche la Congregazione di Carità, nel 1755
accoglieva nella chiesa l’icona della Madonnina, le cui offerte venivano
destinate per il soccorso dei poveri - ammalati e sani - ora interamente affidati a questo sodalizio.
L’attività
dell’ospedale, pur tra le difficoltà economiche, procedette finchè nel 1841 venne
eretto il nuovo Ospedale Civile e l’opera venne separata dalla
Confraternita; restarono i confratelli, che continuarono e continuano ad
occuparsi delle opere di carità.
Mirella Lovisolo