ritorna alla homepage

LA PASQUA DEL SILENZIO 2020 - Mirella Lovisolo

"Il Protagonista della preghiera che, la sera del 27 marzo - anticipo del Venerdì Santo - Papa Francesco ha celebrato in una Piazza San Pietro vuota e sprofondata in un silenzio irreale, è stato Lui il Crocifisso. Con la pioggia battente che gli irrigava il corpo, così da aggiungere al sangue dipinto sul legno, quell'acqua che il Vangelo ci racconta essere sgorgata dalla ferita inferta dalla lancia. 

Quel Cristo Crocifisso sopravvissuto all'incendio del 1500, che i romani portavano in processione contro la peste nel 1522, è stato protagonista silenzioso e inerme al centro dello spazio vuoto...Lui innalzato sulla croce per la salvezza dell'umanità."

Nell'apertura del suo editoriale al Vatican News, Andrea Tornielli ci introduce alla contemplazione del Crocifisso. Il Crocifisso della chiesa di san Marcello a Roma che è del sec XV, ma conserva nella colorazione caratteri romanici e anche bizantineggiati, intenso, bellissimo che, ferito dalla pioggia battente prende sulle proprie spalle il peso e il dolore del mondo contemporaneo. Quel mondo che, assente nella piazza, era ben presente in milioni di case davanti al televisore.

Il Crocifisso ci immette al mistero delle celebrazioni pasquali che quest'anno si svolgeranno nel silenzio, nella solitudine e nel dolore. E ci immette nel nostro stato d'animo di crocifissi. Forse le campane delle chiese suoneranno per dire che avvengono i riti pasquali, suoneranno a festa a Pasqua mentre nelle case lo schermo ci permetterà di seguire le funzioni dell'ulivo, della Passione del Signore, infine della Pasqua di Risurrezione. Noi tutti, le famiglie, saremo ancora prigionieri reclusi in osservanza delle prescrizioni date per la salvezza di tutti; ascolteremo silenziosamente con l'animo teso alla speranza della fine della epidemia, la risurrezione.

La figura del Cristo crocifisso il cui sacrificio per amore riscatta l'umanità, restituisce speranza di salvezza e certezza di senso. La forza  dell'amore che l'arte moderna esprime in crocifissi di sofferenza e di pathos come quelli  di Graham Sutherland o il Crocifisso 2 di William Congdon, dove la testa rovesciata sul petto, il corpo stirato e straziato, le braccia contorte suscitano sentimenti di dolorosa contemplazione e il pianto di un pentimento che ora in questo tempo occorre trovare, nel fondo dell'anima sgomenta, ora in questo tempo in cui, mentre preghiamo, dobbiamo reimpostare la vita nella speranza di Lui, della salvezza che Lui ci può dare.

" Venuta la sera"- esordisce il Papa col Vangelo nel suo discorso del 27 marzo- "da settimane sembra sia scesa la sera, fitte tenebre si addensarono sulle piazze strade e città Si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di silenzio assordante di un vuoto desolante che paralizza ogni cosa. Si sente nell'aria, nei gesti, negli sguardi...Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti fragili e disorientati come gli apostoli presi alla sprovvista dalla furiosa tempesta"

E' esattamente il clima in cui viviamo questa Quaresima di quarantena. Strade vuote, silenzio. "Silenzio assordante di un vuoto desolante che paralizza ogni cosa", in un'atmosfera che è cupa anche quando splende il sole, come l'atmosfera della manzoniana peste di Milano del 1600

Viviamo nel silenzio del sabato santo; nell'isolamento in cui patiamo, assenza di affetti di incontri, ma siamo nell'attesa di ascoltare annunci che ci salvino come quello di Gesù "E' risorto e vive accanto a noi". L'epidemia sta per finire, risorgiamo!

Ma per ora viviamo ancora in un silenzio che ricorda lo Stabat Mater di Arvo Pärt compositore estone dove le note e le parole solo sussurrate rimandano ad un significato assoluto. A tratti un grido alto si sprigiona dalla monodia di Pärt: è una notizia che irrompe nell'atmosfera grigia. Una nota alta il suono atteso di una notizia trasmessa dalla TV un comunicato stampa un Decreto del Presidente del consiglio che porta buone notizie per la realtà economica o notizie appena accennate di un miglioramento dei contagiati e nei colpiti dal virus. Altre note invece sono come un urlo dell'anima, quelle che riaffermano la gravità della situazione e ci fanno ripiombare tutti nel buio e nel silenzio di prima. Il silenzio del sabato santo. Si continua cosi, in casa, cercando di rendere più serena possibile la famiglia annoiata, inconsciamente tutti tesi verso la fine di questa situazione verso la luce e la gioia. La Pasqua che attendiamo con tensione come la tensione delle braccia della Maddalena verso Gesù nel "Noli me tangere" di Giotto ad Assisi, la tensione della Maddalena verso Gesù risorto. E' la tensione verso la risurrezione della nostra umanità. Desiderio di una risurrezione viva come quella espressa nel quattrocentesco affresco da Piero della Francesca a Sansepolcro e che Mario Luzi descrive:

"Di Piero..in Sansepolcro....
Canto la risurrezione di Gesù.
Mi scoppiò in viso il supremo accadimento.
Vinta la notte schiantato ogni legame
di morte e d'increscioso asservimento
Emerse, mi colpì in pieno viso
L'abbagliante aurora umana"

Ma siamo nell'attesa... talvolta incapaci di sperare in una risurrezione e di trovare in questa pandemia parole di amore. Eppure tra le notizie più belle che la silenziosa atmosfera trasmette ai nostri orecchi attraverso i telegiornali e i vari servizi, sono le meravigliose notizie di amore e di donazione senza riserve verso gli ammalati: medici infermieri, Protezione civile, Caritas, Croce Rossa, organizzazioni umanitarie per il soccorso dei poveri dei malati dei soli dei senza casa e senza cibo... E poi Diocesi, le parrocchie che donano e che con le trasmissioni in streaming allietano spiritualmente il nostro "stare in casa" e ci fanno partecipi dell'Eucaristia. E poi persone singole che donano a chi ha bisogno. Sono proprio le testimonianze di amore di questa nostra società sofferente e stanca a farci credere e sperare nella risurrezione dell'umanità che è una questione d'amore, perché solo l'amore ha provocato la risurrezione di Gesù.



Per informazioni e approfondimenti contattaci: mirellalovisolo@gmail.com

Ritorna all'indice articoli


Ritorna alla home page