L'Ascensione di Cristo: da S.Sabina a Salvator Dalì
"Nel Cristo asceso al cielo, l'essere umano è entrato in
modo inaudito e nuovo nell'intimità di Dio; l'uomo trova ormai per sempre
spazio in Dio. Il "cielo"
non indica un luogo sopra le stelle, ma qualcosa di molto più ardito e sublime:
indica Cristo stesso, la Persona
divina che accoglie pienamente e per sempre l'umanità, (Benedetto XVI)
L'Ascensione di Cristo, che a Gerusalemme è
ricordata dall'edicola del Monte degli
Ulivi, venne raffigurata per la prima volta nel V secolo sulla porta lignea della basilica paleocristiana di S.Sabina a Roma del
432 . Nei 18 pannelli conservati, sono raffigurate scene della vita
di Gesù, viappare anche l'Ascensione,
realizzata da un artista della scuola
classica romana tardoantica.
Il pannello presentaun originalissima iconografia dove Cristo è portato in cielo
dagli angeli mentre un altro angelo si rivolge ai discepoli >stupefatti e addolorati. Un'altra famosa opera tra
le primeraffigurazioni dell'Ascensione
unita alla Pentecoste, è quella dell'evangelario di Rabula (Biblioteca
Laurenziana di Firenze)
del sec VIdove Gesù, in un clipeo,
è portato al cielo tra gli angeli sul carro rosso dei cherubini, con i simboli
degli evangelisti; la mano aperta di
Gesù che si stacca dal carro, simboleggia il dono dello Spirito Santo alla
Chiesa che appare radunata nella
scena sottostante, intorno a Maria la Madre di Gesù. Nei secoli che seguirono le raffigurazioni
sono notee numerose da Giotto a
Raffaello agli artisti moderni, tra i quali scegliamo l'originalissima
raffigurazione di Salvator Dali del 1968, pittore spagnolo surrealista, estroso, uomo
dotato di grande immaginazionee attento ai simboli, anche cristiani. Dell'opera ha
trattato sull'Avvenire del 29 maggio Gloria Riva nella rubrica dentro la
bellezza con l'articolo dal titoloIl girasole, l'abbraccio redentivo del Padre che riprendiamo in questa trattazione.
Dalìimmerge
l'ascensione di Cristo in un globo di luce
gialla, un luminoso girasole, il
fiore che, fedele al
volger del sole, divenne simbolo di dedizione incondizionati. Ai
medioevaliquesto fiore era
sconosciuto infatti, arrivò in Europa,
dall'America, soltanto nel XVI secolo. Dalìnon si lasciò sfuggire la prepotente bellezza del girasole e, a partire da quel simbolo, realizzò una
tra le più affascinanti Ascensioni al cielo della storia dell'arte.
Cristo ascende, nel globo
luminoso, in un'accentuata
verticalità,una prospettiva vertiginosa, di mantegnesca memoria dove il volto scompare nell'evidenza dei piedi sollevati in alto. Cristo sale al
cielo nella lucemantenendo però la forma della croce. In quest'opera Gesù -
come ha dettopapa
Francescodomenica 1 giugno 2014 - ascende con le sue piaghe, per far vedere al Padre il prezzo del suo
perdono Dalì rende in modo
imprevedibile edefficacissimo questa
affermazione: Gesù è rappresentato con le mani ancora tese nello spasmo della
sofferenza. Quelle mani sembrano provocare
esplosioni di misteriosa energia, mentre il corpo risorto è come risucchiato
dal globo di luce gialla.I globi luminosi che si intersecano e compenetrano fanno pensare
all'atomo che in questo caso è simbolo di Gesù risorto, principio e fine della
realtà rinnovata. Dalì era rimasto scosso dall'esplosione della bomba
atomica e fu proprio da quell'evento che si avvicinò alla fede cristiana
frequentando i padri carmelitani. Attorno al 1950, infatti, risalgono molte
opere religiose dell'artista. Nell'Ascensione Cristo ascende al cielo quasi con
lo stesso dinamismo cosmico della bomba di Hiroshima, un dinamismo positivo e
non distruttivo Ad accogliere Cristo nel suo
trionfo sta un sole fulgido il girasole, il fiore simbolo di adorazione e, per gli
Inca,segno stesso della divinità. è
lui, per Dalì, il segno del Padre che, con lo Spirito, accoglie il Salvatore.
Ma chi attende Cristo al termine della sua missione salvifica sulla terra non è il
volto del Padre ma quello della sposa, di Gala la moglie dell'artista
per la quale Dalì nutriva una venerazione, era la sua musa ispiratrice, capace
di avvicinarlo alle realtà eterne Dio che è amore viene
raffigurato dall'artista col il volto dell'amata della sua vita.
Dalì mette in atto l'ultima frase della Bibbia: lo Spirito e la Sposa dicono: "Vieni, Vieni Signore Gesù"..Il girasole, che tutto avvolge con la sua luce, è segno dell'abbraccio
redentivo del Padre al quale tutti noi siamo ammessi mediante Cristo Risorto. Con
l'Ascensione l'umanità entra in modo inaudito e nuovo in Dio, nella sua amicizia. e ci rivela quale
sia il futuro che Dio ha riservato ai suoi figli: quello raggiunto da Gesù con
la sua risurrezione.