NATALE IN FESTA. PER CHI?
Ogni anno il 25 dicembre si festeggia “natale” a
dire il vero si comincia a “festeggiare” già a novembre .
“Festeggiare” cioè a
cercare cose per stare allegri e comprare regali; da parte dei negozi l’impegno a proporre
vendite incredibilmente vantaggiose e così realizzare “natale”. Le strade,
anche un poco in ritardo per la necessità di minimizzare
lo spreco energetico si accendono di svariati tipi di luci led al posto delle vecchie
luci a incandescenza per risparmiare. Molto bene, ma man mano che ci si
avvicina al 25 dicembre le luci si moltiplicano; i comuni che forse preferivano
evitare le spese delle luminarie si svegliano e accendono le strade mentre lunghe
file di bancarelle realizzano i tradizionali mercatini di Natale e le musiche
per far festa. Molto bello. Accade però attualmente che il tutto sia accompagnato
da sonorità che non sono le note canzoni natalizie, ma frastuoni di suoni
assordanti e incomprensibili, urla disarticolate, rimbombi sotto ruote luminose
altrettanto incomprensibili. Non si distingue che cosa stia succedendo dove
quel luogo e gli effetti sonori che dovrebbero essere canto o musica si
configurano molto più come una bolgia infernale che come effetto natalizio. Così
è successo alla festa dell’Immacolata in una grande città del cuneese. E se
domandi: cos’è questo rumore assordante? E’ Illuminatale
ti rispondono!. E tu ti senti un alieno. Per non
parlare della pubblicità che utilizza i protagonisti del Natale per
presentazioni blasfeme e irriverenti. Siamo immersi in un occidente che mentre
ascolta le notizie terribili dei telegiornali, soffre di una plateale mancanza
di spiritualità. In tutto questo la domanda: Natale? per la nascita di chi? La
società secolarizzata sembra essersi sbarazzata dal significato di una festa
che è religiosa, Natale è un tempo in cui bisogna stare allegri con i significativi
simboli: Babbo Natale e poi all’Epifania la Befana-strega. La secolarizzazione del nostro
tempo impone questa dimensione dimenticando le certezze storiche e le realtà
che stanno dietro al 25 dicembre.
L’InformaCristo ha
esposto per le strade uno striscione NATALE È GESÙ affinche qualcuno possa recuperare
il significato della festa. E con lo striscione una cartolina: Gesù è un
personaggio storico realmente esistito citato dagli storici del tempo: Plinio
il G. (62-114 d. C);Tacito,(55-120 d.C); Svetonio
(75-150 d.C.) Talmud
Babilonese(ebraico); Giuseppe Flavio(93)
Un'esistenza indiscutibile quella di Cristo, iniziata 6 o 7 anni prima
dell'anno zero, cioè due anni prima della morte di Erode avvenuta nel 4 a.C. Nessuno conosce il giorno della nascita di Gesù
La festa di Natale al 25 dicembre
risale al 354 d.C
fissata da papa Giulio I e documentata
da un antico almanacco. La data è stata scelta nel IV sec. in sostituzione della festa pagana del ‘Sol invictus’, sole nascente il solstizio d’inverno che avveniva in
quel giorno: Gesù è il vero sole la luce
del mondo.
Figlio di Dio e di Maria, Gesù muore il 14 di
Nisan (7aprile) dell’anno 30, e risorge, come hanno testimoniato coloro che
l’hanno visto vivo dopo la morte
Natale dunque è Gesù Anche se gli
ambienti culturali sembrano volerlo ignorare rimuovendo i segni
e simboli della religione cristiana cattolica, per non turbare i credenti in
altre religioni e gli atei negando così la visibilità dell’identità cristiana,
che è insita nel nostro DNA di europei E' l'avvenimento
che, all'origine della fede e della cultura cristiana, ha cambiato radicalmente
la storia e il volto dell'umanità ed è così importante che la datazione del
tempo decorre proprio dal tradizionale anno “0”della nascita di Gesù.
Al riguardo il contributo
dell’arte e della letteratura è fortissimo. Durante tutti i secoli a partire dall’età
catacombale del II e III secolo l’arte ci mostra testimonianze bellissime e
importanti. Il desiderio di raffigurare e
di celebrare visivamente la Natività del Signore presentata nel Presepe, risale
alle origini cristiane. Luca e Matteo narrano la nascita di Gesù e gli artisti
la rappresentano La prima raffigurazione della Natività, la più antica secondo
gli studiosi, è quella che compare nel sott'arco di un arcosolio della Catacomba
di Priscilla a Roma del II –III secolo e poi nei numerosi sarcofagi del IV
secolo. Opere che, dalle origini, testimoniano la fede nella nascita di Gesù da
Maria. Il tema della natività e del presepe ha percorso tutti i secoli dai
grandi artisti medioevali e rinascimentali: da Giotto e Botticelli alle opere
delle nostre valli come la cappella di Sampeyre di Stroppo e tante altre. E poi
i presepi artistici della grande tradizione napoletana per arrivare agli
artisti contemporanei come il futurista Gerardo Dottori col Presepe del 1930 e William
Gongdon la cui Natività del 1960 è di una sorprendente bellezza. Duemila
anni di arte che testimoniano: “Natale è Gesù”