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S.BENEDETTO PADRE DELL'EUROPA

Nel 1964 Paolo
VI proclamava Patrono d'Europa S.Benedetto. Dice il Mulin "Benedetto
Padre dell'Europa, i benedettini, Padri della Civiltà Europea".
LA FIGURA
Nato a Norcia intorno al 480, compiuti gli studi a
Roma, Bendetto, eremita a Subiaco,
fondò nel 529 il monastero di Montecassino
diventando il creatore del più grande movimento monastico dell'Occidente. Il motto, "ora et labora" ,
fu l'essenza della sua Regola che, ponendosi con saggia moderazione tra gli
eccessi ascetici del monachesimo Orientale e di quello Occidentale irlandese, avrebbe avuto effetti rivoluzionari.
L'OPERA
BENEDETTINA
Superate le gravi
difficoltà iniziali, Benedetto realizzò nei monasteri centri di carità, di operosità manuale, tecnica ed
intellettuale che, nel caos della crisi
delle istituzioni romane e delle invasioni barbariche, acquistarono un ruolo
sempre più significativo nella vita economica e culturale della società. I Bendettini fondarono
scuole, divennero modelli del lavoro agricolo, sostegno degli artigiani,
sollievo dei poveri dei malati: centri di preghiera e di attenzione
all'uomo.
OPERA
SANITARIA
Grandissima fu l'opera
sanitaria svolta: malati, miserabili,
lebbrosi, pellegrini, coloro che nulla
potevano dare in cambio, persone che "come ruscelli verso il mare " annota un
cronista " affluivano ogni giorno verso i monasteri".
Molti monaci erano
medici, infermieri, erboristi specializzati e il monastero centro di cultura e assistenza sanitaria; le
biblioteche benedettine conservano codici medici di valore inestimabile, tra i
più celebri, a Montecassino. All'avanguardia nel
campo medico, i monasteri creavano
ambulatori attirando folle di lebbrosi, appestati, feriti. A Farfa presso Roma, a S.Gallo in
Svizzera, a Fulda in Germania, con una infermeria
perfettamente organizzata, giunsero a dare impulso alla famosa Scuola Medica Salernitana (R.MESSINA "Storia della Carità "2001 Camilliane p.53).
I
BENEDETTINI PER LA CULTURA EUROPEA
L'Ordine Benedettino
divenne uno dei cardini dello sviluppo della società
europea e, pur preservando l'ideale di povertà, diede importante impulso
all'economia grazie ad iniziative coraggiose e lungimiranti, specie nelle
colture agricole, nella realizzazione di bonifiche dei territori incolti e
malsani, coordinando il lavoro dei contadini collaboratori e utilizzando le
novità tecnologiche più efficaci e produttive.
LE ABBAZIE
BENEDETTINE IN PIEMONTE
Fondate
dai Longobardi tra il VII e l'XIII secolo, sono
benedettine nella nostra provincia le Abbazie di Pedona, (Borgo S.Dalmazzo) voluta dalla regina Teodolinda sul sepolcro di S.Dalmazzo
evangelizzatore del sec.III. Della chiesa abbaziale, oggi
parrocchia, è stata recentemente restituita la bella facciata e la cripta. Troviamo questa tipica struttura altomedioevale anche a Villar S.Costanzo, nell'abbazia eretta per volontà di Ariperto nel sec. VIII per i
monaci benedettini di Bobbio, dissodatori
e bonificatori del circostante territorio
detto Cannetum.
A
Pagno, troviamo la terza grande
realtà monastica del territorio, risalente ai longobardi. Restano numerose le tracce dell'antica
Abbazia collegata alla Novalesa che, nel sec.
VIII, contava 800 monaci. Conserva resti
degli affreschi altomedioevali, della cripta e delle
antiche absidi, della facciata a ovest e il bel
campanile. Tutte le abbazie furono
abbattute nel sec. X dalla furia saracena, ma vennero
riedificate per volontà della marchesa Adelaide nel sec. XII e restano oggi
testimoni del primo movimento che, nel nome di Cristo e del Vangelo, costruiva,
col territorio, le basi della nostra civiltà.
GRANDI ABBAZIE IN EUROPA
Nei paesi
anglosassoni all'attività dei monaci irlandesi di S.Patrizio si aggiunse quella dei monaci
benedettini inviati nell'isola da Gregorio Magno nel 596; erano quaranta monaci con l'abate Agostino, che sarà
primo arcivescovo di Canterbury e di cui narra il monaco Beda il Venerabile nella sua "Storia
dell'Inghilterra".
Anche
in Germania, dove erano stati attivi S.Colombano e S.Gallo nel sec. VII, i benedettini realizzarono un'opera
colossale con Bonifacio incaricato nel 718 da papa Gregorio II di evangelizzare la Germania. Bonifacio è considerato l'apostolo del
paese, la sua tomba a Fulda è il santuario più frequentato nella nazione
tedesca.
L'INFLUENZA DI BENEDETTO SULL'ARTE
L'opera di civilizzazione, di carità e di evangelizzazione dell'Europa operata dal monachesimo di S.Benedetto,
ebbe grande influenza anche sulla dimensione artistica. Sorsero monasteri ricchi di grandi valori e Abbazie cistercensi che conservano
lo stile semplice sobrio del romanico voluto da Bernardo e di cui l'Abbazia di Staffarda resta l' esempio più bello sul nostro territorio cuneese. Ma soprattutto il nord Europa conserva capolavori
insigni e numerosi della cultura
benedettina: la Germania e specialmente la Francia,
dove nel sec. X sorse la splendida
abbazia romanica di Cluny. Fu cluniacense
l'abate Suger
che, nella sua abbazia di St. Denis creava il prototipo di quello stile splendidamente francese che è il Gotico. Dice ancora L. Mulin "I Benedettini furono l'assistenza tecnica, efficace
gratuita, al terzo mondo dell'epoca, cioè dell'Europa
dopo l'invasione dei barbari". Essi diventarono punti saldi e sicuri di accoglienza
e di rifugio per le popolazioni atterrite da guerre, saccheggi e carestie.
Gli
AMANUENSI BENEDETTINI PER LA CULTURA E CIVILTA' EUROPEA
Molto noto è l'impulso culturale
dell'opera degli amanuensi benedettini in Europa: storici di ogni
tendenza hanno
elogiato i monaci per il contributo dato alla creazione della cultura europea e alla
conservazione dei tesori spirituali e
letterari dell'antichità classica. Poche di queste opere sarebbero giunte a noi
senza la diligente azione dei monaci dell'Alto medieovo
che, nei freddi scriptoria si dedicavano allo studio, ricopiando e conservando gli
antichi manoscritti. Nel corso dei secoli essi divennero l'anima di quel movimento intellettuale che apriva
all'Occidente le fonti della civiltà
L'Abazia
benedettina di Cluny (sec. XI) .
Nel sec. VII il movimento
di S.Benedetto giunse in Francia, patria del monachesimo di Lerins.
La Gallia e il regno dei franchi rimasero il nucleo
intorno al quale si sarebbe raccolta la futura famiglia dei popoli europei. I Bendettini vi impressero quel
rinnovamento che sfocerà nella creazione
di Cluny la cui diffusione si estenderà in tutta Europa: dalla Polonia al Portogallo
furono costruite 1400 conventi e chiese. Nel sec. XII un nuovo impulso
religioso e culturale venne da S.Bernardo, che a Clairvaux rifondava
il movimento del ramo benedettino cistercense di S.Roberto di Molesme
NELLA STORIA
EUROPEA
Il papa
nella lettera "Ecclesia In Europa" Cap II , 24 scrive:
"La fede cristiana ha plasmato la cultura del continente e si è intrecciata con
la sua storia al punto che questa non sarebbe comprensibile se non si facesse
riferimento alle vicende che hanno caratterizzato il gande
periodo dell'evangelizzazione". Ma per lo
"smarrimento della memoria e l'indifferentismo, molti
europei danno l'impressione di vivere senza retroterra spirituale come eredi
che hanno dilapidato il patrimonio loro
consegnato dalla storia" (1,7).
"La
chiesa in Europa" prosegue il Papa - è chiamata a ritrovare la sua vera identità per dare nuovo slancio alla propria storia e sente rivolto a sè il comando del Signore: svegliati, rinvigorisci ciò che
rimane e sta per morire" (Ap 3,2)
Mirella
Lovisolo
BIBLIOGRAFIA
ROSARIO
MESSINA "Storia della carità cuore della Chiesa" 2001 Ed.
Camilliane
AA.VV.- "Il Monachesimo e la civiltà dei Monasteri" - Atti
Convegno "Cristianesimo ed
Europa"
ottobre 1992 "Servizi pastorali Biglia
HERTLING-BULLA
"Storia della Chiesa " 2001 Roma Città Nuova
E.DAO La Chiesa nel saluzzese
" 1965 Saluzzo
CORRIERE DI SALUZZO 25 LUGLIO 2003