
1 - LE CATACOMBE ROMANE

Catacomba di Priscilla Ses. II -III" Galleria
con loculi
Con la parola "CATACOMBA" la comune terminologia
archeologica intende un cimitero sotterraneo cristiano di grande
estensione, caratterizzato da fitta e articolata concatenazione di
gallerie e di cubicoli intensamente utilizzati a sepoltura; presenti in molti
centri italiani, ma in maggior numero a Roma.
Il cristianesimo nato in Palestina con
la predicazione di Gesù di Nazareth, era sorto
spontaneamente a Roma per probabile impulso di quei romani presenti al discorso
di
Pietro alla Pentecoste (At.2,10). Paolo venendo a Roma nel 61 trovò una
comunità cristiana
già ben organizzata che lo accolse sulla
via Appia (At.28,14), era
per lo più costituita di gente umile e povera, ma non mancavano i facoltosi che
sostenevano la comunità nelle necessità.
I cristiani originariamente non
avevano cimiteri propri e venivano sepolti nelle aree cimiteriali del pagani, ma nel secondo secolo, alcune famiglie misero a disposizione i
propri sepolcri o altri appezzamenti di
terreno per le necessità dei fratelli poveri e per il desiderio dei credenti
avevano di conservare l'unità anche
nella morte.
Quando il sopraterra non fu più
sufficiente, si cominciò lo scavo sotterraneo che
permetteva la sepoltura di molte gente in uno
spazio limitato.
Tra le prime sepolture sotterraneo
è quella di PRISCILLA del II secolo,
di cui vediamo l'immagine di una
galleria.
Il nome "catacomba" non è originario,
i cristiani definivano i luoghi di sepoltura "cimitero"
( = luogo del sonno) un termine che si oppone a "necropoli"
(città dei morti)
in uso nel mondo pagano.
Cimitero deriva dal greco Koimào=
dormire e rivela la fede dei cristiani nella
vita oltre la morte e nella risurrezione:"luogo del sonno" in attesa della risurrezione.
I cimiteri cristiani sono universalmente
noti col termine di CATACOMBA, ma solo
dal Medioevo. "Catacomba"
deriva dal greco e significa "presso la cavità"; infatti era in un avvallamento - una cava di tufo
- che si trovava il cimitero di S.Sebastiano, l'unico conosciuto, sopravvissuto nell'alto medioevo alle
distruzioni dei secoli barbari.
E' leggenda dei romanzi d'ottocento il
soggiorno clandestino nelle "catacombe"
dei cristiani perseguitati. Nei cimiteri
si svolgevano solo riti funebri e
riunioni di
preghiera; come luoghi di sepoltura erano ben
noti all'autorità che ne possedeva le planimetrie e dunque non avrebbe avuto
difficoltà a trovarvi dei rifugiati.
I primi fra questi "ipogei" (=luoghi di sepoltura
sotterranei), ampliati in un reticolo di gallerie sovrapposte sino a 4 o 5
piani, ed estesi per chilometri (anche 20) con una profondità sino a 25 metri, originarono le aree sepolcrali note col nome del generoso donatore: PRISCILLA, DOMITILLA, PRETESTATO, OTTAVILLA, sorte tra il II e il III
secolo. Sono del III secolo quella di S.SEBASTIANO, e quella di S.CALLISTO, che divenne il cimitero ufficiale e
più importante della Chiesa.

Planimetria generale della Catacomba di S.Callisto. (G.B.de
Rossi, scopritore della Catacomba)
nel 1852
BIBLIOGRAFIA Fabrizio Mancinelli CATACOMBE E BASILICHE " La Scala Firenze 1981
AA.VV. LE
CATACOMBE CRISTIANE A ROMA - Schell &Steiner 1998
Luigi Cervellini
" L'ARTE CRISTIANA DELLE ORIGINI " ELLE DI CI 1998
Antonio Baruffa "
LE CATACOMBE DI S.CALLISTO "Libreria Editrice
Vaticana
Roma. 1992