
Il DUOMO DI SALUZZO
Il
commosso commiato dal Vescovo Mons. Diego Bona e il
caloroso benvenuto che la Diocesi di Saluzzo ha tributato domenica scorsa al suo trentacinquesimo pastore, il Vescovo Giuseppe
Guerrini, consacrato in Duomo dal Card. Poletto, ci ha donato una straordinaria esperienza di
Chiesa, oltre all'opportunità di godere della bellezza
artistica e iconografica profusa in questa Cattedrale di cui la splendida illuminazione, realizzata per la
celebrazione dei 500anni di fondazione, esalta le membrature e la
decorazione, in una stupenda e grandiosa armonia cromatica e compositiva.
Questa Cattedrale sorta all'apogeo del marchesato sull'antica Pieve romanica di S.
Maria, venne iniziata nel 1491
alla presenza del marchese Ludovico II e
della moglie Margherita di Foix, terminata e consacrata nel 1501. L'interno colpisce per la vastità delle
dimensioni e la maestosa armonia delle
grandiose navate coperte da volte a crociera costolonate, divise da arcate a
sesto acuto su pilastri polistili con capitelli cubici. Una architettura
tardogotica, ma ancora così romanica nella solennità
e nell'equilibrio delle proporzioni.
La navata
centrale è dominata dal grande Crocifisso
quattrocentesco di Baldino di Surso, sistemato sulla
croce polilobata voluta dall'arciprete A.Vacca nel 1500 con
l'apposizione del proprio stemma e appeso, in anni recenti secondo i criteri medioevali, nel
presbiterio al di sopra dell'altar maggiore che custodisce le
reliquie del santo patrono Chiaffredo. Lo scenografico altare del 1700, è
ornato dalle 11 statue di C.Giuseppe Plura: il Padre Eterno, le Virtù Teologali, angeli, Maria Assunta, i santi Chiaffredo e Costanzo patroni della Diocesi e del
marchesato.
Nella facciata rimasta incompiuta, la porta
centrale è sormontata dalla lunetta e la
ghimberga in cotto che incorniciava il dipinto
dell'Assunzione di Maria di fronte agli Apostoli; sui
pilastrini al lati, le
statue di S.Pietro e S.Paolo
forse di Benedetto Briosco. I portali laterali sono
sormontati dalle lunette di Hans Clemer
con i Santi Costanzo e Chiaffredo.
L'ingresso
nell'interno del Duomo esaltato dall'illuminazione sorprende per la vastità
della decorazione. In origine non era dipinto, una di tonalità grigio azzurra era diffusa
sulle volte ritmate da cornici dipinte e fasce bianche e rosse. L'attuale decorazione è opera dei fratelli
Luigi e Francesco Gauteri e risale al 1850-54. Una
decorazione che "se per un aspetto vela gli elementi strutturali dell'edificio,
per un altro testimonia il gusto medioevale diffuso in Piemonte sugli esempi della Margaria del castello di Racconigi
e del borgo di Pollenzo"
(L.Antonioletti-Guida di Saluzzo)
E colpisce la
quantità dei temi raffigurati che riportano all'uso
delle antiche "Bibbie dei poveri". Lungo
la navata centrale riquadri monocromi e policromi, con i fatti evangelici della
vita di Cristo e di Maria e poi la volta dove una galleria di personaggi racconta
l'antichità della Chiesa. Nelle vele Don Giovanni Rovera
(Il Duomo di Saluzzo CRS 1997) ha contato 28 medaglioni; presentano gli
Evangelisti, i Dottori della Chiesa latina e della Chiesa orientale e quelli
della Chiesa medioevale. Otto fondatori di grandi ordini
religiosi, profeti dell'Antico Testamento.
Dietro
l'altare a monocromo S.Michele arcangelo, S.Lorenzo e i santi fondatori della Chiesa locale.
E
poi ci sono gli Apostoli e ai lati dei riquadri una quantità di santi che sin dai primi secoli della Chiesa sono state luminose presenze per l'anima in
ricerca e illuminati ispiratori nei momenti difficili della Chiesa. Un'immagine che suggerisce la storia cristiana in cui affondano le
radici dell'Europa: Ambrogio, Agostino, Benedetto, Colombano, Francesco, S.Teresa di Gesù, Beato G.Giovenale Ancina e tanti
religiosi e non, santi, vescovi e papi, protagonisti di questa storia cristiana bimillenaria
che da sempre interseca la storia civile. Sui capitelli dei pilastri
della navata centrale, ad altorilievo sono raffigurati nei tondi i
protagonisti non santi: il marchese
Ludovico II e la Marchesa di Foix, Giulio II che nel 1511 istituì la Diocesi di Saluzzo
e poi i vescovi, costituiti nella successione degli Apostoli su questa cattedra
saluzzese.
Una meravigliosa sintesi di storia
e di vita e arte e insieme una visione di Paradiso cui rimanda, come auspicio
per la nuova attività pastorale, il motto scelto dal nuovo Vescovo: "Venite
saliamo al Signore" (Is.2,3)
CORRIERE DI
SALUZZO 6 giugno 2003