LA CROCE PRIMA DI COSTANTINO

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Croce taumata nei nomi sec III
Per la celebrazione del 1700.mo
anniversariodell' Editto della
Tolleranza con cui Costantino ha sancito la libertà della fede cristiana, sono
state realizzate interessanti iniziative culturali in 70 Musei diocesani
italiani a partire dalla grande mostra allestita nel Palazzo Reale di
Milano di cui abbiamo già trattato.
Anche le diocesi della nostra
Provincia: Mondovi, Cuneo, Alba e Saluzzo, hanno indetto programmi celebrativi
molto interessanti sul tema
dellacroce. A Saluzzo l'iniziativa,
nel Palazzo dei Vescovi, curata dagli uffici Diocesani dei Beni culturali e da altri enti
culturali, comprendeva la mostra sul
tema Il segno della croce con esposizione di sculture e manufatti
restaurati del territorio diocesano e
delle tavole con la rilettura grafica di Fra Sereno M.Lovera della Leggenda
della vera Croce dipinta da Piero della Francesca nella cappella maggiore
della Basilica di S.Francesco ad Arezzo.
Il tema di queste manifestazioni è dunque la Croce di
Cristo, protagonista di quel sogno che dopo la vittoria sul Ponte Milvio
rivoluzionò la città e l'impero liberando le strade all'annuncio cristiano. In
realtà quello che avrebbe visto Costantino e che diffuse nell'impero, non era
la croce comunemente intesa, era il
segno di Cristo il monogramma, il chrismon che deriva dalle due
prime lettere della parola greca CRISTOS, (Cristo), la C(chi) e la R(ro) incrociati, un segno che troviamo ancora nelle nostre
chiese e anche nei cimiteri dove spesso è erroneamente confuso con pax
Christi.
Monogramma
cristologico, sec IV. Museo Pio Cristiano Roma
Costantino prima della battaglia
di Saxa Rubra espose questo simbolo sul suo labaro (stendardo) sull'elmo
e sulle insegne militari, quale simbolo efficaceper la vittoria della
battaglia contro Massenzio sul Ponte Milvio. Eusebio narra che questo segno era circondato da una corona d'oro
emblema della vittoria di Cristo risorto sulla morte. Verso la fine del IV secolo s'introdusse l'uso di affiancare al
monogramma le lettere A (alfa) e w(omega), che l'Apocalisse riferisce a Cristo
(Ap.21,6) principio e fine primo ed ultimo e
Sarcofago di passione. Musei
Vaticani
che alludono alla divinità di
Cristo.
A partire dal IV secolo il monogramma figura sui monumenti funerari cristiani, i
sarcofagi, nelle pitture, nei mosaici, su diversi oggetti come anelli,
mattonelle, lucerne ecc. Più tardi assunse la traduzione del monogramma, in croce latina,
dal momento che la C greca non
era più conosciuta in ambito
latino
Epigrafe sec III S.Maria in
Trastevere
Ma l'uso del chrismon non
ha origine dal fatto costantiniano, lo troviamo nelle epigrafi fin
dal sec III raffigurato con riferimento alla crocifissione e risurrezione
del Signore. La crocifissione di Cristo in epoca di clandestinità non era rappresentata; la pena della croce,
infatti, era un supplizio che suscitava orrore, era la condanna degli schiavi, con la quale Cristo umiliò se stesso facendosi obbediente sino alla morte e alla
morte di croce (Fil.2,8). Inoltre c'era la blasfema derisione dei pagani:
sul Palatino è visibile un graffito
della fine del II secolo dove un uomo adora un crocifisso con la testa d'asino,
Iscrizione blasfema del II
secolo. Museo del Palatino, Roma
sotto
appare un'iscrizione che dice "Alessandro adora il suo Dio" (un asino
crocifisso); ma Cristo crocifisso era centrale nella fede dei primi cristiani
come dice Paolo: Predichiamo Cristo e questi crocifisso scandalo per i
giudei stoltezza per i pagani. Un altro elemento impediva ai cristiani la
raffigurazione; essi erano vincolati alla proibizione mosaica di rappresentare la figura umana per questo
esprimevano tutti gli aspetti della
loro fede col simbolo. Almeno sette
sono i simboli del Crocifisso:
L'AGNELLO. Per la sua mansuetudine divenne simbolo di Gesù Crocifisso
che dà la vita per l'umanità. Il Battista parla dell' Agnello immolato e vivente,
così lo troviamo nel dipinto della
catacomba dei Santi Pietro e Marcellino nella visione dell'Apocalisse: Vidi l'Agnello ritto ma
come immolato (Ap.5)
Il BUON PASTORE era una divinità agreste romana, i cristiani l'adottarono in
riferimento alle parole
Epigrafe di Geronte; sec III
catacomba Domitilla
di
Gesù che dice: io sono il buon Pastore e do la vita per le mie pecore. Divenne uno dei primi simboli del Crocifisso
LA BARCA è il simbolo della
Chiesa che va verso il faro che è Gesù. La barca ha la vela che rappresenta lo Spirito Santo che la conduce, ma la
vela è sorretta da un albero che ha la
forma della croce così la barca divenne simbolo della croce di Cristo
IL DELFINO. L'immagine del
delfino era molto in uso nella pittura romana di Pompei. I cristiani lo
adottano perchè, come dice Plutarco, il delfino è un animale che ama l' umanità
ed è capace anche di dare la vita per
salvare una nave come Gesù che
sacrifica la sua vita per gli uomini. Il delfino trafitto dal
Dipinto della Necropoli
Vaticana sec III
tridente
del dio dei mari diventa simbolo di
Gesù
trafitto
dalla croce .
L'ALBERO.
La croce che Cristo assume in
obbedienza al Padre, diventa albero di vita quell'albero che l'uomo ha perso ell'Eden accettando la
tentazione di diventare simili a Dio. La croce di Gesù diventa albero di vita,
verso cui volano le colombe, le anime. Il tema avrà una stupenda
interpretazione nella Basilica di S.Clemente a Roma
L'ANCORA è il simbolo più
importante della croce. Simbolo di speranza (Eb. 16,19) dall'antichità sino ad
oggi, divenne simbolo della croce in particolare per l'affermazione di Giustino
La croce di Cristo è la speranza per i cristiani (Giustino,
Dial.cumTryph.,C,XCVI). Allargando il tratto orizzontale, l'ancora diventa
una croce camuffata e si trova in più di 200 Graffito nella catacomba di Domitilla sec III
epigrafi. Sormontata da un anello diventa l'ancora ansata, tratta dall'ankh che i faraoni egizi tenevano in mano e che è
il simbolo della vita. L'ancora ansata esprime Cristo vita e risurrezione.
E c'è IL TAU,
Τ, che i cristiani inserivano
nei nomi propri per esprimere l'appartenenza a Cristo crocifisso.
Alla fine del IV secolo, Teodosio
elimina la pena di morte per crocifissione mentre nella Chiesa riunita nel
Concilio Niceno del 325 per trattare il problema della duplice natura umana e divina di Gesù,
affiora un concetto che divenne determinante per l'arte cristiana: se Dio si
è reso visibile in un uomo (il Verbo incarnato) allora la raffigurazione
diventa lecita, cade la proibizione mosaica di rappresentare
l'immagine. Inizia così l'arte
figurativa cristiana che, superato il simbolo, si esprime con l'immagine umana e rappresenta Gesù. Appare la prima Crocifissione in un pannello della porta di S.Sabina
a Roma sec V-VI e quella della Scatola d'avorio che ora si trova nel
Britisch Museum di Londra.
La prima raffigurazione del
Crocifisso. Pannello della porta di S,Sabina a Roma
Nel V secolo comparirà nei mosaici
ravennati e nell'abside delle basiliche paleocristiane la croce gemmata del
Cristo , che allude a Cristo crocifisso ma risorto e glorioso quando
sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me (Gv 12,32)
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