L'IMMACOLATA NELL'ARTE e nella Storia

Laurent Gsel - Vetrata della Basilica dell'Immacolata di Lourdes -
Storia delle visioni
La raffigurazione di Maria si trasforma nel corso dei secoli secondo
l'esperienza cultuale e gli approfondimenti teologici compiuti.

Roma - Cimitero Maggiore -
Madonna sec. III-IV
NEI PRIMI SECOLI CRISTIANI
L'iconografia mariana - che compare
nelle catacombe
già nei sec. II e III - presenta sempre Maria col
piccolo Gesù e quando, ad Efeso nel 431, la
proclamazione di Maria Madre
di Dio (Theotòkos), sancisce l'indissolubile vincolo che unisce
Maria al Figlio di Dio fatto uomo, l'immagine con cui
viene rappresentata nei secoli successivi, è sempre
quella della Madre col Figlio.
La
figura di Maria come Immacolata, esente dal
peccato d'origine, non era considerata dai Padri dei primi secoli, i quali
erano più propensi a vedere in lei la possibilità di qualche imperfezione, da
cui l'avrebbe liberata la redenzione del Figlio suo.
NEI SECOLI SUCCESSIVI
Solo nei secoli successivi avviene il
ripensamento sulla pienezza di grazia annunciata dall'angelo: Ave piena di
grazia il Signore è con te (Lc. 1,28) cui viene collegato il Cantico Tutta bella sei amica mia in te
nessuna macchia (Ct.4,7-8)
Se la Chiesa è fatta anche di
peccatori, solo Maria è definita piena di
grazia senza macchia; Maria è dunque la nuova Eva della
nuova creazione annunciata dai profeti. Così, poco per volta, emerge agli occhi
dei credenti la bellezza e la ricchezza spirituale di Maria:
ella è la creatura più perfetta e più santa. Una crescente consapevolezza del popolo
cristiano che giunge progressivamente alla comprensione dell'Immacolata Concezione
di Maria

Giotto -Padova cappella d. Scrovegni- Natività di Maria
L'arte registra puntualmente
l'approfondimento teologico; appare, nel sec.VI in Oriente e nel sec. VII a Roma, la raffigurazione e la celebrazione
liturgica della Concezione e Natività
della Vergine Maria da Gioachino e Anna, una
raffigurazione molto diffusa nelle icone e nelle pitture murali che presentano
i cicli dell'Infanzia. La troviamo ad Elva (CN) negli affreschi della Parrocchiale, dove Hans
Clemer con le storie di Maria,
raffigura anche quest'avvenimento tratto dai
Vangeli apocrifi.
LA PIENA DI GRAZIA (Lc.1,28)
Superate
le divergenze dei secoli precedenti, i
Padri e i teologi della fine del primo
millennio, descrivono la bellezza
e la santità della piena di grazia col linguaggio della meraviglia, della
lode, della benedizione, della contemplazione, espresso poi nelle innumerevoli
tavole dipinte.

Busca (CN), SS Annunziata - Immacolata
e santi francescani
All'inizio del secondo millennio, i
francescani, da sempre assertori dell'Immacolata Concezione di Maria, con Duns Scoto (sec XIV) spiegano come la
preservazione di Maria dal peccato originale sia
la realizzazione più perfetta della redenzione operata da Cristo. A Busca (CN),
la grande pala (1617) della SS. Annunziata, attribuita al Molineri di Savigliano o al
Maestro di Crissolo, rivela questa presenza
francescana: la Madonna Immacolata è qui incoronata dal Figlio divino, al di
sotto, in primo piano, quattro santi francescani: S. Bonaventura, S.Bernardino, S. Antonio, S. Ludovico da Tolosa.
LE PRIME IMMAGINI
DELL'IMMACOLATA
Con
l'approvazione dal Concilio scismatico di Basilea del 1439, compaiono le prime
immagini dell'Immacolata, come la tavola
di Giuliano Panciatichi
del 1523 alla SS.Annunziata di Pistoia: in una
composizione che segna il passaggio tra Medioevo e Rinascimento, appare Maria che, tra gli angeli, campisce lo spazio prospettico
e, accanto a lei, un drago minaccioso.
L'immagine rimanda alla
visione della donna dell'Apocalisse (Ap.12,1-5) che,
nei sec. XVII e XVIII, sarà l'unica fonte ispiratrice del tema; l'esempio più
noto è l'Immacolata di Giambattista Tiepolo - Museo Prado di Madrid (1767-69). In quest'opera
Maria si eleva sulla mezzaluna e sul globo, sotto i
suoi piedi il serpente pieno di livore tiene in bocca
il frutto. L'immagine si
inquadra nello spazio illimitato della luminosa atmosfera dove il colore
è disciolto nella luce per restituire la grandezza della visione: Aurora che
annuncia il Sole di Giustizia

DEFINIZIONE DOGMATICA
Finalmente l'8 dicembre 1854 il Papa Pio IX - esattamente 150 anni fa -può
definire in modo irreformabile che Maria, la piena di
grazia di Luca 1,28, è stata immune dal peccato sin dal primo istante della
sua vita in vista della redenzione operata da Cristo; una definizione confermata quattro anni dopo da Maria stessa a Lourdes. Immacolata Concezione, una
pienezza di grazia che è dono - sola gratia - per il suo destino di madre del Salvatore, primizia dell'opera di salvezza dell'umanità.
perché
d'ora innanzi, secondo quanto ha mostrato in te, egli (Dio) non disprezzerà
neppure noi poveri uomini meschini, ma ci guarderà con benevolenza
Cristo ce
lo conceda per intercessione della sua diletta madre Maria
(Lutero - Commento al
Magnificat cap.3-10)
CORRIERE DI SALUZZO 9 DICEMBRE 2004
BIBLIOGRAFIA
G. COLZANI - Maria, in Teologia -
Dizionari San Paolo - Milano 2002
NATALE BENAZZI - Arte e
Spiritualità - EDB Bologna 2004-12-06
AA.VV. -
La Vergine Madre dal secolo VI al secondo Millennio - Centro Cultura Mariana -
Roma 1998
MARTIN LUTERO - Commento al
Magnificat - Servitium Editrice - Sotto il Monte Bergamo 1997
RENè LAURENTIN - Un anno di grazia con Maria
- Ed. Queriniana Brescia 1987
HEINRICH. e MARGARETHE SCHMIDT Il linguaggio delle immagini - iconografia
cristiana - Città Roma 1988