DAL PECCATO ORIGINALE ALLA MANIPOLAZIONE DELLA
VITA

L'opera d'arte a soggetto biblico può suggerire, una nuova comprensione
scritturistica, un incontro più profondo col divino, oppure può sottolineare
un'idea, collegamento con la realtà
contemporanea che ci tocca fortemente.
Il soggetto che mi ha
colpito è la Caduta dei progenitori raccontata dalla Genesi (cap.3) e
rappresentata in quattro scene nel presbiterio della Confraternita SS. Trinità
di Busca (Cn) ad inquadrare
scenograficamente, sulla parete absidale, l'incoronazione di Maria, dipinta da
Giuseppe Dalamano da Modena nel 1735. I quattro dipinti, contemporanei
dell'edificazione della chiesa nel 1655, rivelano stilisticamente il gusto
cromatico e compositivo barocco. Il tema non è la creazione di Adamo ed Eva, ma
l'istante della loro caduta, la cacciata e la vita dei progenitori
(Gen.3), il tragico assassinio di Abele
(Gen. 4). La scelta del tema iconografico, rivela l'intento compositivo del
complesso pittorico: l'esaltazione, della Donna vincitrice, la Madre del
Salvatore Stirpe vittoriosa sul serpente antico (3,15) in un contrasto
sicuramente forte.
Nel primo riquadro Adamo ed Eva sono
sorpresi da Dio nel giardino mentre, consumato il frutto proibito, nascondono
la loro nudità (Gen.3,10). Quello successivo presenta, in un cielo tempestoso e livido, l'immagine irruente del cherubino che, con la
spada fiammeggiante scaccia i progenitori i quali, spaventati, fuggono verso la
terra arida abbandonando il giardino di Eden. L'immagine è drammaticamente
evidenziata da un forte chiaroscuro che
esalta la velocità dell'azione. Il racconto si conclude, nella quarta scena,
con il primo omicidio del genere umano:
un fratricidio.
Le quattro scene, nel contrasto con
la gloria della Donna umile e obbediente, esprimono chiaramente la
precarietà della condizione umana che
vive il limite del peccato e fanno riflettere, perché
lasciano emergere qualcosa di
dolorosamente famigliare e quotidiano.
Cos'è dunque questa specie di dramma che a partire dall'umanità
primigenia accompagna la vita di ogni uomo?